Un territorio che si affaccia sulla splendida costa adriatica e si caratterizza per il suo sviluppo “verticale”: in collina gli splendidi borghi e ai suoi piedi il mare.Un’area che trae dall’acqua, in tutte le sue declinazioni, la propria fonte di sviluppo e di promozione territoriale
A qualche chilometro dalle nostre coste...
GRAN SASSO Trekking Prati di Tivo di CLAUDIO MORTINI
L'Abruzzo è una terra di contrasti sublimi, dove si incontrano la terra e il mare, il sole e la neve, la tradizione e la spinta al futuro. Qui, a 40 km da Teramo, si incontra il pittoresco comune di Pietracamela, arroccato alle pendici del Corno Piccolo e corredato di una frazione suggestiva che vale la pena di visitare, detta Prati di Tivo. Pare che il nome faccia riferimento ai "prati tardivi", ovvero distese verdeggianti inusuali per l'altitudine di 1450 m a cui si trovano, infatti Prati di Tivo è immersa in una natura lussureggiante sulle falde del Gran Sasso, tra pascoli incontaminati, boschi che frusciano al vento e vette appuntite, talvolta glassate di neve candida. A seconda del grado di allenamento si può scegliere tra le passeggiate nei boschi, semplici e rilassanti, e le avventurose arrampicate sulla roccia. Tra gli itinerari da provare c'è quello che raggiunge Campo Imperatore, passando attraverso la Valle del Rio Arno e Campo Pericoli, mentre attraversando la sella di Cima Alta si arriva al comprensorio di Isola del Gran Sasso.
L'Abruzzo è una terra di contrasti sublimi, dove si incontrano la terra e il mare, il sole e la neve, la tradizione e la spinta al futuro. Qui, a 40 km da Teramo, si incontra il pittoresco comune di Pietracamela, arroccato alle pendici del Corno Piccolo e corredato di una frazione suggestiva che vale la pena di visitare, detta Prati di Tivo. Pare che il nome faccia riferimento ai "prati tardivi", ovvero distese verdeggianti inusuali per l'altitudine di 1450 m a cui si trovano, infatti Prati di Tivo è immersa in una natura lussureggiante sulle falde del Gran Sasso, tra pascoli incontaminati, boschi che frusciano al vento e vette appuntite, talvolta glassate di neve candida. A seconda del grado di allenamento si può scegliere tra le passeggiate nei boschi, semplici e rilassanti, e le avventurose arrampicate sulla roccia. Tra gli itinerari da provare c'è quello che raggiunge Campo Imperatore, passando attraverso la Valle del Rio Arno e Campo Pericoli, mentre attraversando la sella di Cima Alta si arriva al comprensorio di Isola del Gran Sasso.
Il nostro primo concorso fotografico!
Ancora fate in tempo a perteciparvi! Cosa aspettate? :)
Ricordaci l'estate…e vinci un week-end da sogno!
L'Hotel Villa Elena vi invita a partecipare a un gioco: quello di mostrare attraverso i vostri occhi (e obiettivo fotografico) momenti felici e divertenti delle vacanze estive 2012 trascorse in famiglia o con gli amici in mare o in montagna. Al vincitore del gioco verrà regalato un soggiorno di un week end per due persone in una delle suite dell'Hotel Villa Elena nel periodo della Pasqua 2013 (giorni 30 e 31 Marzo), in uno dei momenti più belli che la Val Vibrata ha da offrire, al risveglio della primavera.
Seguite il regolamento che trovate sul sito dell'Hotel Villa Elena (www.hotelvillaelena.it) e promuovete le vostre foto su Facebook per farvi votare dai vostri amici.
Niente male, vero? Condividete quest'iniziativa… e che vinca lo scatto migliore!
Una ricetta abruzzese: Zuppa di fagioli con cotenne
Ingredienti:
- 400 gr di fagioli freschi
- 150 gr di cotenne
- olio extravergine di oliva
- sedano, cipolla, aglio, carota, sale, pepe
Come prepararla: pulire e sgrassare accuratamente le cotenne, lessarle e tagliarle a sottili listerelle. lessare i fagioli. preparare un trito di sedano, cipolla, carota, aglio e soffriggerlo in olio di oliva, salandolo e pepandolo. quando il trito ha raggiunto una media cottura, aggiungere le cotenne e i fagioli e lasciar cuocere per circa 30 minuti.
- 400 gr di fagioli freschi
- 150 gr di cotenne
- olio extravergine di oliva
- sedano, cipolla, aglio, carota, sale, pepe
Come prepararla: pulire e sgrassare accuratamente le cotenne, lessarle e tagliarle a sottili listerelle. lessare i fagioli. preparare un trito di sedano, cipolla, carota, aglio e soffriggerlo in olio di oliva, salandolo e pepandolo. quando il trito ha raggiunto una media cottura, aggiungere le cotenne e i fagioli e lasciar cuocere per circa 30 minuti.
L'abruzzese "popolare"
Perchè per capire l'abruzzese doc, bisogna capire tutt'una serie di dinamiche complesse, tipo lu magnà e lu bov'... :)
"Sei abruzzese se quando ti versano da bere e ti danno un mezzo bicchiere dici: E che so ie, mezz'ommene?"
"Sei abruzzese se quando ti versano da bere e ti danno un mezzo bicchiere dici: E che so ie, mezz'ommene?"
Proverbi e saggezze popolari - parte seconda
“Apre l’ucchie e spannele, cà nen hé callare che se
arecagne”.
Apri l’occhio e informati perchè non è una pentola che si
può cambiare.
E’ una esortazione che si rivolgeva ad uno che si apprestava
a sposarsi, quando il matrimonio era considerato ancora come una cosa seria.
Nel detto “spanne” si presuppone un sottinteso che dovrebbe essere “la voce”,
cioè infòrmati. Il vero significato del verbo in questione è “spandere,
esporre”; così si diceva, ad esempio degli ambulanti che espongono la loro
merce nelle fiere e nei mercati: “ha spase..” vuol dire ha esposto, ha mostrato
la merce. Il verbo si usava anche come sostantivo per indicare la merce o altre
cose esposte: “ha fatte la spase” cioè ha esposto tutta la mercanzia. In breve,
il detto è il seguente: “sii guardingo se ti vuoi sposare perchè il matrimonio
non si può ripetere una seconda volta”.
“Cambe c’arecurde”.
Vivi che ricorderai.
Se uno vive assisterà a tanti avvenimenti che poi avrà modo
di ricordare, se uno invece muore si troncherà tutta la sua esperienza.
L’invito a vivere è perciò anche un invito a poter ricordare.
“Carnavale pè tê, quarêseme pè l’ijddre”.
Carnevale per te, quaresima per gli altri.
Molte volte c’è chi invita alla morigeratezza, e lui non è
morigerato, invita all’austerità, quando lui gavazza nello spreco. Non poche
volte è il modo di comportarsi dei politici che, mentre vogliono abbassare le
paghe degli altri, invocando la ristrettezza, loro invece si aumentano le
proprie.
“Ce fusse tanta puste ‘n Paradèse!”.
Ci fosse tanto posto in Paradiso!
Il Paradiso forse è l’unico posto in cui si starebbe
volentieri anche se stretti. Si è soliti esprimersi in questo modo quando ci si
trova dinanzi a chi si lamenta di non trovare mai posto da nessuna parte.
“Come lu casce sopra li maccaréne”.
Come il formaggio sopra i maccheroni.
E' risaputo che il formaggio è un ingrediente che va molto
d'accordo con un piatto di pastasciutta. Quando, perciò, una circostanza cadeva
a proposito, si usava il detto per dimostrare l'adeguatezza del fatto
riscontrato.
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